Gli stati alterati di coscienza negli antichi luoghi sacri.

La conferenza verterà sull’uso nella ricerca dell’archeoacustica che rappresenta l’archeologia del suono ed è una disciplina complementare all’archeologia e alla storiografia.
Attraverso essa si può spiegare la motivazione per la quale un particolare sito fu considerato sacro nell’antichità o il perché una struttura antica fu scavata o scolpita nella pietra in un particolare modo valutando i fenomeni acustici presenti in esso.
Gli antichi hanno costruito i loro templi in zone “sacre” non a caso e talora hanno utilizzato una particolare architettura per ottenere determinati effetti sonori. Nella ricerca in archeoacustica si cerca pertanto di analizzare l’antico ambiente riproducendo la situazione sonora originale voluta dai suoi costruttori. In particolare si parlerà dell’approccio a questi siti dal punto di vista medico- antropologico, che analizza la relazione tra organismo umano e sito archeologico sacro e gli stati alterati di coscienza che si possono ottenre in questi luoghi.